Fabbrica del Vapore

Clandestine

“Siamo le figlie di chi ha combattuto la guerra lontano dal fronte. Di chi ha sperato in un riconoscimento mai arrivato e poi, quando tutto è finito, ha dovuto contare i morti. Figlie di chi ha pagato care le proprie scelte in un’Italia liberata ma sempre più bigotta che costringe a essere vergini o madri. Ora tocca a noi.”

All'interno del palinsesto "Revolution is woman" una discussione con l'autrice e Diana De Marchi, la presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano

Questi pensieri nascono con prepotenza nell’animo della protagonista di questo romanzo, studentessa in un liceo del centro di Milano, alla fine di una giornata che la segna per sempre: ha abortito. Ha compiuto la sua scelta grazie a chi le ha garantito assistenza medica ma lo ha fatto da clandestina: siamo alla fine degli anni Sessanta, in Italia vige la legislazione fascista che definisce l’aborto “un atto contro l’integrità e la sanità della stirpe” e lo punisce con il carcere.

La voce che ci guida attraverso queste pagine è quella di una ragazza smarrita ma già agguerrita, che diventa donna lottando assieme ad altre donne, alcune madri, altre figlie, tutte sorelle. Questo cammino, infatti, non è solo suo: è intimo e collettivo. Gigliola Pierobon, Giorgiana Masi, Daniela Pellegrini, Elvira Banotti, Carla Lonzi, Emma Bonino, Adele Faccio, Lina Mangiacapre, Eugenia Roccella, Shulamith Firestone, Valerie Solanas e Marie Claire Chevalier sono solo alcune delle migliaia di donne, rimaste perlopiù anonime, che la protagonista affianca in questa rivoluzionaria avventura. Accompagnandosi a loro, la voce narrante cresce insieme alla Storia; fondendo il romanzo individuale alla biografia collettiva, narra la formidabile epopea dei movimenti femministi, il loro riflusso, forse la loro sconfitta. Potente, ci ammonisce riguardo al rischio di dimenticare, regredire, tornare indietro.

ore 18:00

Ingresso gratuito