Welfare. Beni confiscati, 224 nel patrimonio comunale, 135 assegnati al Terzo settore per attività sociali

Welfare. Beni confiscati, 224 nel patrimonio comunale, 135 assegnati al Terzo settore per attività sociali

Il bilancio alla vigilia della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

Milano, 20 marzo 2023 – Domani Milano ospiterà le celebrazioni nazionali per la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Il mese di questa importante ricorrenza coincide con quello in cui, 27 anni fa, fu promulgata la legge n.109 del 1996 che per la prima volta permise l'utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata per scopi sociali.

Sono 224 quelli assegnati al Comune di Milano, per un valore che sfiora i 19 milioni di euro. Si tratta per lo più di appartamenti (114 unità immobiliari), box (36 unità), locali commerciali (28 unità), magazzini (12 unità) e terreni (8). La maggior parte di questi si concentra nel Municipio 3 (42 unità immobiliari). Seguono i municipi 2 (37 unità), 9 (35 unità), 5 (31 unità), 6 (26 unità), 8 (19 unità), 7 e 4 (15 unità ciascuno) e infine il Municipio 1 (4 unità).

Delle 224 unità immobiliari, 135 sono assegnate gratuitamente con avviso pubblico a enti del Terzo settore, 17 sono in gestione ad MM come edilizia popolare pubblica, 31 sono invece destinate alla locazione al fine di utilizzare i proventi per finanziare interventi sociali, come prevede la legge. Infine, sette sono gestite direttamente dalla Direzione Welfare e Salute per servizi e attività di tipo sociale.

I 135 beni confiscati assegnati a terzi vengono utilizzati per progetti di residenzialità e ospitalità (92 unità immobiliari), per servizi e iniziative sul territorio (19 unità immobiliari), per progetti riguardanti i diritti e l'inclusione sociale (11 unità) o la cultura della salute (8 unità).

"Gli uffici comunali – dichiara l'assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – sono sempre al lavoro per garantire che gli immobili confiscati alla criminalità organizzata vengano, attraverso l'assegnazione a terzi o l'utilizzo diretto, restituiti alla città come presìdi di legalità, simboli di una vittoria tangibile dello Stato, e allo stesso tempo sedi di progetti e attività utili al territorio e ancorati ai quartieri, dove le stesse persone che negli anni hanno assistito al loro declino e al malaffare che vi dimorava, possano vedere la loro rinascita. Il prossimo bando si aprirà tra qualche settimana e riguarderà l'assegnazione di 16 unità immobiliari. Andremo avanti adottando, da un lato, un approccio preventivo che si manifesta con le iniziative nelle scuole o con le precauzioni anticorruzione che sono ormai una prassi consolidata in tutte le procedure pubbliche e, allo stesso tempo, promuovendo il riutilizzo di questi beni".

 

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Aggiornato il: 20/03/2023