Framed Stories di Amalia Del Ponte

Framed Stories di Amalia Del Ponte

dal 07 dic 2022 al 29 gen 2023
Sala Colonne

Arriva in Fabbrica del Vapore Framed Stories, l’installazione interattiva di Amalia Del Ponte. Cinquanta assi del water parlanti raccontano i drammi di oggi, lavando via la volgarità del male: dal 7 dicembre al 29 gennaio 2023 in Sala Colonne.

Framed Stories di Amalia Del Ponte

La Sala Colonne di Fabbrica del Vapore ospita “Framed Stories. Folli e vittime”, installazione sonora interattiva di Amalia Del Ponte composta da 200 assi del water, 50 delle quali parlanti. Grazie alla realizzazione sonora di Gerardo De Pasquale, infatti, all’apertura del coperchio vengono denunciati, per ognuno, una diversa violenza, seguita da uno scroscio d’acqua purificatore. La mostra è visitabile gratuitamente ogni giorno dalle 10.00 alle 19.00.

A ogni asse corrisponde una voce, una vita, una violenza subita e denunciata. Sono storie di abusi fisici e psicologici, guerre e bombardamenti, mutilazioni e soprusi, disuguaglianze, razzismi e fascismi provenienti da ogni angolo del mondo.

«A me hanno dato 5.000 dollari per vendere il rene di mio figlio. Il mio non l’hanno voluto»

«Io, Siripala, con altri pescatori ormai da tanto tempo trasciniamo a terra più plastica che pesce. Così che alla fine sono rimasto da solo e tutti gli altri hanno migrato nei paesi arabi dove sono schiavizzati, a detta della mia famiglia»

E così via. Non si tratta di una provocazione, ma di una metafora. Sotto la superficie linda e igienica delle assi, di Ideal Standard, si celano miserie quotidiane che troppo spesso ignoriamo. Sollevare il coperchio significa letteralmente dar loro una voce, perché lo sciacquone possa poi lavar via il dolore.

Le testimonianze raccolte da Del Ponte provengono in parte dal Podcast Esteri di Radio Popolare, mentre le voci vere e proprie appartengono agli studenti del Professor De Pasquale dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Le assi, fondi di magazzino di Ideal Standard altrimenti destinati alla discarica, sono state donate da Carlo Besozzi, restaurate grazie a una donazione di Luisa e Angelo Pozzi e allestite da Carlo Battaini. La mostra è dedicata alla memoria di Eleonora Fiorani, grande intellettuale che ha contribuito all’ideazione del suo concept.