Ex Cisterne
Come ogni opera d’arte, il “Tappeto di cenere” è atto di resistenza
Narciso Bresciani espone il suo “Tappeto di cenere” alla Fabbrica del Vapore. Un tappeto che si sottrae alla sua funzione, incalpestabile, senza nodi a tenere insieme trama e ordito, dalla superfice volubile, volatile, sensibile al tocco e pronta a trattenerne traccia quanto basta per farlo apparire, per rendere visibile il gesto che l’ha generato. Eppure, è un tappeto. Ne ha la forma, ne è l’idea, ne ha l’orizzontalità anti-monumentale. Non attutisce i passi, ma il trauma dell’ustione che la realtà sa essere. Nella sua friabilità ultraleggera la cenere si oppone, resiste in quanto residuo, all’azione distruttrice e vanificatrice del fuoco. La cenere è resto poiché resta, e non è infiammabile a sua volta. Come ogni opera d’arte, il “Tappeto di cenere” è atto di resistenza. Il colore del silenzio di cui il grigio cenere è emblema, si farà scenografia cromatica perfetta per un reading di poesia di Mariapia Quintavalla e di un’esecuzione musicale di Nadio MarencoIl testo critico è di Cristina Muccioli, docente di Estetica e di Etica della Comunicazione all’Accademia di Brera di Milano.
dalle 17:00 alle 19:00
mail: narbre61@gmail.com