La ricerca ha investigato le relazioni di solidarietà che esistono dentro/ fuori il CPR di Via Corelli intervistando ex operatori/trici, avvocati/e, famiglie di ex detenuti, professionisti sanitari, staff dei garanti delle persone private della libertà personale, politici e attivisti/e. La serata consisterà quindi in un momento di condivisione e scambio di quanto emerso dall’unione dei contributi di tutti i partecipanti alla ricerca, sollevando le contraddizioni e continue preoccupazioni sull'uso dei CPR sul territorio italiano.

L’evento avrà inoltre lo scopo di mostrare gli effetti dannosi che i CPR hanno, non solo sui detenuti, ma anche sugli attori all’esterno, raccontando le esperienze violente di confine e le loro espressioni di resistenza e solidarietà con coloro che si trovano all’interno. Maxine condividerà anche brevemente la sua esperienza con il sistema di detenzione amministrativa canadese, parlando di lotta, di resistenza e di solidarietà più ampie, al di fuori dell'UE.