Le residenze d'artista in Fabbrica del Vapore

Le residenze d'artista in Fabbrica del Vapore 

Fabbrica del Vapore promuove nel suo spazio delle residenze d'artista.

Realizzate con curatori selezionati tramite bando o tramite collaborazione con altri soggetti promotori con un'attenzione particolare all'accoglienza degli artisti internazionali. Le residenze mostrano tutta la potenzialità di accoglienza, costruzioni di relazioni, promozione culturale di Fabbrica del Vapore. 

Gli artisti in residenza possono incontrare specialisti di diverse discipline artistiche che operano in FDV e produttori di mostre e rivolgersi a un pubblico attento e competente mostrando il proprio lavoro in open studio, lezioni aperte e mostre.

Ogni residenza ha la sua storia e le sue peculiarità, ma tutte sono state occasioni di conoscenza e hanno offerto la possibilità ai cittadini di scoprire differenti percorsi di formazione e crescita artistica.


 

 

 

Le residenze d\'artista in Fabbrica del Vapore

How you dare?/ Come ti permetti?

How dare you? /Come ti permetti?”, è il primo progetto di residenze d’artista curato da Sergey Kantsedal  che ha visto da novembre 2022  fino ad aprile 2023 la partecipazione di due giovani artiste ucraine, Alina Kleytman e Katya Kopeikina, e di altre figure della scena ucraina.

Il progetto, promosso dal Comune di Milano e sostenuto da Veralab, azienda che da sempre sostiene le donne e l’arte, nasce dalla volontà di offrire un supporto alle artiste colpite dalla guerra in Ucraina attraverso la creazione di un contesto lavorativo e produttivo che permetta loro di superare il trauma della guerra e le sue conseguenze: la partecipazione al conflitto militare, l’immigrazione forzata, l’interruzione di connessioni familiari e di amicizie. 

Fino ad aprile, le artiste sono state ospitate in Fabbrica del Vapore e hanno lavorato negli spazi dedicati sia alla produzione che alla presentazione delle opere. La loro ricerca è centrata sul tema titolo del progetto “ How dare you?/Come ti permetti?”, proposto dalle artiste stesse con riferimento alla crisi sociale, politica e militare che sta attraversando l’Ucraina.  

La residenza ha dato vita a momenti di open studio come The nail of destiny il 2 novembre 2022

L'esibizione musicale The dirty buttom of the future  il 22 dicembre 2022

e la mostra conclusiva The refugeess home museum on wheels  dal 15 marzo al 14 aprile 2023

Cliccando qui trovate la recensione della mostra da parte del critico d'arte Nicolas Ballario su l'Espresso.

foto: installazione realizzata con una portiera traforata dai proiettili raccolta da un'artista a Bucha.

 


 

Le residenze d\'artista in Fabbrica del Vapore

Futura 

Dal 10 maggio al 31 agosto 2023 

 Un curatore, Giacomo Zaza, vincitore di un bando internazionale, e sei artisti/e italiani/e, anch’essi/e selezionati/e attraverso un (ulteriore) bando, hanno creato  un laboratorio di arte e pensiero fortemente connesso alla nostra contemporaneità e aperto a un’esplorazione multidirezionale della realtà.

La residenza ha dato vita:

ad un public program dal titolo Arte come risorsa esplorativa che ha previsto sette incontri con altrettanti  artisti internazionali 

alla mostra Slides Angles presso sala ex cisterne di Fabbrica del Vapore 

alla mostra Drifting Sides alla Fondazione Stelline

La residenza è stata sponsorizzata dalla "Fondazione Banca del Monte di Lombardia"


 

Le residenze d\'artista in Fabbrica del Vapore

La Parola ai Corpi a cura di Quattro per laboratorio di circo

 

Dal 5 al 12  dicembre si è svolta per la prima volta in Fabbrica del Vapore la terza edizione del progetto di ricerca #LaParolaAiCorpi, a cura di Quattrox- laboratorio di circo realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura 
A questa edizione hanno partecipato 7 artist* con 6 progetti:  Calra Carnero, Maria Celeste Funghi, Giuditta Re, Ilaria Orsetti, Aurora Caja,Sophie Núñez, Vittorio Catelli.

La parola ai corpi è una residenza ibrida che incentiva il dialogo sperimentale tra teoria e pratiche nel circo attraverso un lavoro a tratti simultaneo, a tratti collettivo, a tratti condiviso. La parola ai corpi difende tre punti fondamentali 


1. La libertà artistica e diversità di pratiche come premessa fondamentale per comprendere il  circo come linguaggio plurale

2. La definizione del circo come campo di indagine anche speculativa

3. La ricerca come come dialogo e pratica di relazione, pensata sempre CON e artist* a sostegno della creazione, non come pratica ex post che li considera “oggetti” di indagine

Quest’anno l’orizzonte tematico era MUTA | AZIONE, un’indagine nelle pratiche di creazione a partire dalla queerness della natura curata da Gaia Vimercati e Ulisse Romanó
 

foto di Alessandro VIlla


 

Le residenze d\'artista in Fabbrica del Vapore

Beyond boundaries a cura di Bjcem 

dal 10 al 31 Gennaio 2024 

"Beyond Boundaries" è un programma di residenza intensiva di 21 giorni a cura di Nicolas Vamvouklis, sostenuto dal Comune di Milano – Fabbrica del Vapore, in partnership con il Ministero della Cultura del Montenegro, il Clube Portugues de Artes e Ideeas, Fluks – Centre for Young Art, UKNA – UK New Artists, il Dipartimento di Cultura Moderna e Contemporanea del Vice Ministero della Cultura di Cipro

La call è scaduta il 12 dicembre 2023 e sono stati selezionati i seguenti artisti 

Monia Ben Hamouda (Comune di  Milano) 
Milica Jankovic (Montenegro)
João Gomes Gago (Portogallo) 
Ingrid Bjørnaali (Norvegia)
Ronnie Danaher (UK) 
Domenika Georgiou (Cipro)

foto di Alberto Lagomaggiore


 

Le residenze d\'artista in Fabbrica del Vapore

Drop of water under a new tongue a cura di Bjcem 

La call scade l'11 giugno 2024 

dal 3 al 23 Luglio 2024 

Drop of Water under a New Tongue è una residenza intensiva di 20 giorni supportata da Fabbrica del Vapore – Comune di Milano, Clube Português de Artes e Ideias, Department of Contemporary Culture of the Deputy Ministry of Culture of Cyprus e sviluppata in collaborazione con BJCEM – Biennial of Young Artists from Europe and the Mediterranean. 
Nel corso dell’ultimo decennio, soprattutto negli anni recenti, si è verificata una mutazione dalla forma congiuntiva della comunicazione corporea a quella connettiva, come rileva F. Bifo.

Mentre cerchiamo inizi diversi in mezzo alla crescente incertezza, polarizzazione sociale e precarietà economica, riconosciamo sempre più che la realtà non è lì solo per noi, ma deve essere cercata e conquistata di nuovo attraverso molteplici nuove strategie di connettività, ricerca intersezionale e trans-storica, collaborazione e interazione oltre l’umano. Solo allora i nostri corpi, come solitari vettori, potranno potenzialmente consegnarci al futuro, che a sua volta ci porterà come una goccia d’acqua sotto una nuova lingua.