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dal 04 apr 2024 al 07 apr 2024

Dal 4 al 7 aprile 2024, esposizioni degli studenti NABA, laboratori, workshop e talk alle Ex-Cisterne di Fabbrica del Vapore

NABA, Nuova Accademia di Belle Arti porta a Milano dal 4 al 7 aprile, all’interno degli spazi della Fabbrica del Vapore in via Procaccini 4, “PLAI”, una innovativa mostra-playground a cura di Michele Aquila che presenterà i progetti degli studenti del Biennio Specialistico in Creative Media Production in cui il digitale incontra l'analogico, in un laboratorio dinamico di sperimentazione con il supporto del Triennio in Scenografia e con il contributo del Triennio in Cinema e Animazione, che anticipa inoltre il dialogo tra pratiche corporee e tecnologie innovative che caratterizzerà il nuovo Biennio Specialistico in Digital and Live Performance di NABA.

"PLAI rappresenta uno sguardo sull'avanguardia della sperimentazione in ambito creativo, frutto dell'impegno degli studenti e dei docenti del Biennio in Creative Media Production di NABA. Questa mostra è un terreno di gioco dove si intrecciano progetti, idee, installazioni e performance, esplorando i confini tra fisico e digitale, materiale e immateriale, in una ricerca costante di nuove forme espressive. Riflettiamo sul ruolo dell'intelligenza artificiale nei processi creativi, presentando un mediascape inedito dove tutto è possibile. PLAI non è solo una mostra, ma il prototipo di una scuola in perpetuo divenire, sempre pronta a rinnovarsi e ad accogliere nuove sfide", Michele Aquila, MA in Creative Media Production Course Leader.

 

L’Opening di “PLAI”, giovedì 4 aprile alle ore 17.30, si animerà alle ore 19:30 con Codex Naturae, live set a cura del docente NABA Giorgio Sancristoforo che ha sviluppato presso il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea un sistema in base 4 di traduzione numerica e di sonorizzazione delle sequenze nucleotidiche del DNA chiamato "phonosomic code”, un algoritmo che utilizza il genoma come linguaggio di programmazione per una performance multimediale, in cui l'architettura degli strumenti e la loro partitura sono definite da triplette nucleotidiche. 

Tra installazioni multimediali e video arte, documentari e progetti di Virtual Reality e Intelligenza Artificiale, performance, laboratori, workshop, la mostra è un'imperdibile occasione per sondare l'avanguardia della produzione artistica digitale e immaginare nuove forme espositive.

Tra i lavori in mostra si distingue l'installazione multimediale realizzata in collaborazione con Careof, Associazione no profit per l’arte contemporanea. Una collaborazione nata da un’idea di Lorenza Pignatti, scrittrice e docente NABA, e Michele Aquila, che ha portato alla realizzazione di un'installazione multimediale in cui gli studenti del corso di Applicazioni digitali per l'arte, guidati dai docenti Vinicio Bordin, Filippo Marta, Paolo Ranieri e Rino Stefano Tagliafierro (dello studio di design multimediale Karmachina) hanno analizzato parte dell’archivio video di Careof. Nell’installazione si confrontano immaginari diversi: quello del fondatore di Careof, Mario Gorni, che ha utilizzato il video per documentare in modo amatoriale la scena artistica italiana, e quello dei ventenni di oggi, che si servono di software di intelligenza artificiale generativa e di effetti speciali per sottolineare la decadenza delle immagini riprese in VHS. Le sorgenti video e audio sono degli artisti e curatori Grazia Toderi, Nico Vascellari, Germano Celant, Marina Abramovic, Michelangelo Pistoletto, Maria Gloria Bicocchi, Alfredo Jaar, per ricordarne solo alcuni. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Marta Bianchi e Marta Cereda (Careof).


La mostra vivrà anche online grazie anche a un catalogo immersivo a cura dello studente Yue Zhao fruibile tramite la piattaforma online New Art City.

 

PLAI prenderà vita grazie a laboratori, workshop e talk dedicati a indagare l’evolversi della produzione digitale e le ultime novità all’avanguardia in questo ambito, dando a studenti, docenti NABA e alcuni speciali ospiti dell’Accademia la possibilità di condurre e partecipare agli appuntamenti su temi legati al VR, gaming, expanded cinema, intelligenza artificiale.

La mostra sarà inoltre l’occasione per anticipare il dialogo e la ricerca tra le pratiche corporee con le tecnologie innovative che caratterizza il nuovo Biennio Specialistico in Digital and Live Performance.

Le attività di sabato 6 aprile, ad esempio, si focalizzeranno su linguaggi, media e multidisciplinarità della performing art, capace di affrontare ricerca, creazione e progettazione interrogando i luoghi e temi del contemporaneo attraverso la drammaturgia, il corpo, le nuove tecnologie e il sound design, culminando alle ore 18 con la performance di Fabien Prioville e Francesca Ciaffoni, Showing on Digital Liveness, un’esperienza immersiva che coinvolgerà gli spettatori nell’esplorazione del significato del corpo umano in un paesaggio sempre più digitale, realizzata grazie alle più innovative competenze e tecnologie dei Laboratori dell’Area Media Design and New Technologies di NABA sotto la guida di Emanuele Lomello, Media Laboratory Manager.

L’allestimento di PLAI è a cura degli studenti supervisionati dai docenti Filippo Marta e Francesca Guarnone (Triennio in Scenografia). Gli stessi studenti del Biennio in Creative Media Production hanno lavorato ai diversi aspetti della mostra tra cui l’identità visiva e l’ampia programma di talk e workshop supervisionati dalla docente Eleonora Roaro.

 

PLAI è una mostra che ci rende orgogliosi. Permette di raccontare il lavoro che stiamo portando avanti insieme con i course leader, i nostri docenti, i laboratori e i nostri studenti per contribuire ad innovare il mondo della produzione artistica digitale e dell’espressione dei diversi linguaggi media, avvalendoci di tecnologie avanzate e complesse in modo consapevole e critico. È un appuntamento ricco di stimoli e opportunità di confronto e che valorizza l’approccio dell’Accademia di consentire agli studenti di intraprendere un percorso dove imparano facendo, mostrando così le loro competenze e la loro straordinaria capacità di sviluppare un progetto creativo””, commenta Vincenzo Cuccia, Media Design and New Technologies e Set Design Area Leader.